Master in Gender Equality, DE&I management

Master in Gender Equality, DE&I management 1024 576 Beecome

Ho iniziato da solo un mese il Master in Gender Equality, DE&I management con Fondazione Giacomo Brodolini e sento che quanto stiamo condividendo all’interno di questo spazio è davvero prezioso: accoglienza e apertura, la volontà di prendersi cura delle persone e delle diversità che abitano le aule virtuali e non, il confronto di esperienze e competenze nel gruppo stanno rendendo il viaggio ricco e piacevole.

Appunti sparsi, idee, spunti da srotolare che mi sono portata a casa da queste prime sessioni sulla gender equality:

🐝 Che le aziende non sono mai neutre, ma sono portatrici di scelte e visioni e scelgono di (non) posizionarsi rispetto a certi temi, assecondando un trend o anticipando e costruendo il futuro

🐝 Che più che di inclusione o inclusività (chi include chi?) sarebbe bello e utile parlare di ripensamento e riprogettazione del lavoro e dei modelli organizzativi

🐝 Che il linguaggio è un atto di identità, le parole fanno cose e chiamano un pensiero (cit.) e sono come i blocchi dei Lego: possiamo costruire quello ci piace con intenzione e curando l’impatto che avranno nelle relazioni.

🐝 Che il maschile inteso come potere, dominio e performance è un genere costruito socialmente e che le differenze biologiche sono imprigionate in un modello dicotomico, in ruoli e destini che possiamo decostruire e ridisegnare

🐝 Che non c’è ancora una disciplina unica contro le discriminazioni né in Europa né in Italia, ma fonti e norme elaborate in più contesti e momenti ed è bene conoscerle anche nelle organizzazioni, per ragioni di giustizia ed equità ma anche banalmente perché il “tribunale dei social media” non perdona e la reputazione aziendale è più trasparente che mai

🐝 Che le molestie sul luogo di lavoro afferiscono a qualsiasi comportamento indesiderato che abbia lo scopo o l’effetto di violare la dignità della persona dove “indesiderato” e “effetto” (anche senza intenzione) sono le parole chiave, e che le aziende ne sono responsabili

🐝 Che non si può parlare di economia senza parlare di cura e non si può fare economia senza fare cultura (cit Marcella Corsi), che significa preoccuparsi per il mondo anche con un impegno verso una trasformazione culturale

🐝 Che una lente di genere sulla questione ambientale e sull’emergenza climatica è necessaria e urgente

🐝 Che possiamo cambiare la narrativa sul ruolo e sul lavoro delle donne e che mancano dati che interrogano le cause e le conseguenze della disparità di genere e per avere dati serve avere delle domande a cui voler rispondere

Sto ricevendo conferma di quanto si possa e si debba fare anche nelle aziende per avviare un cambiamento verso la parità di genere e in modo più ampio in ottica di sostenibilità sociale, con impatti importanti sul benessere delle persone, sulla collettività e sul business presente e futuro.