Made in Italy

Prendiamoci cura di noi e del nostro Made in Italy

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Alla perenne ricerca di buone esperienze con prodotti e servizi Made in Italy, spesso e con un certo orgoglio Made in Veneto e a KM 0, ho scoperto e divorato nel tempo un’ampia varietà di pasta Sgambaro, dal farro, al bio, alla quinoa, al grano duro italiano.

Il packaging delle Mezze Penne, sostenibile come la filiera corta, informa e rinforza con colore giallo energia che si tratta della prima pasta con certificazione volontaria di prodotto “Grano Duro Italiano”.

Apprendo che la Certificazione Volontaria nasce dal desiderio e dall’impegno di alcune aziende produttrici del settore agroalimentare per garantire al consumatore qualità e affidabilità del proprio prodotto e della propria filiera, valorizzando e differenziando il prodotto stesso e il brand di riferimento sul mercato.

Oltre all’ambito normativo cogente, oltre all’ambito regolamentato, arriviamo al volontario, che definisce degli standard qualitativi ulteriori, diversi e differenzianti.

Caro consumatore, voglio conquistare la tua fiducia, voglio raccontarti il mio impegno quotidiano per migliorare il mio territorio e le persone che ci abitano, voglio proporti un valore aggiunto che ti porti a scegliermi tra altri produttori e prodotti concorrenti, e per questo ci metto del mio, ci metto la faccia, la mia responsabilità e la mia volontà, senza che nessuno me lo imponga.

“Per una vita buona e bella, dai campi al cuore”, dice Sgambaro.

Ecco, questo messaggio mi offre lo spunto per un parallelo che mi sta particolarmente a cuore in queste settimane di inasprimento della pandemia, in cui ci auguriamo che le volontà, le responsabilità e l’azione individuale e collettiva siano coese e guardino a una stessa direzione, per il bene di tutti.

Per una vita buona e bella, dalla barca (in cui siamo tutti) al cuore.

Invece vedo ancora diffusi gli atteggiamenti e i comportamenti che mirano a trovare l’inganno oltre la legge, anziché interpretarne il contenuto con lungimiranza e senso critico.

Contro ogni idea di fiducia, di responsabilità individuale, di senso e obiettivo comune.

Finché lo posso fare, non solo lo faccio, ma ne approfitto pure e speriamo nessuno se ne accorga.

Perché andare oltre, perché dare un contributo in più, perché esporsi, perché rinunciare?

Me ne resto qui, avanti a testa bassa, e tengo pronto un capro espiatorio.

Non andremo lontano, se ambiamo allo sceriffo controllore anziché porci da soli l’obiettivo.

Non andremo lontano, se non saremo in grado di sradicarci da vecchi modelli e modalità, senza trovare idee e soluzioni alternative e innovative, per fronteggiare i cambiamenti in atto.

Andremo lontano se saremo compatti e sapremo ripensare ai valori che ci uniscono e ci rendono unici anche sui mercati internazionali.